martedì 9 luglio 2013

SERPENTONE INDESIT IN REGIONE, OPERAI PARTECIPANO AL CONSIGLIO REGIONALE.

Fonte: Il Resto del Carlino

"Gli operai dello stabilimento di Albacina si sono ritrovati alle 6.30 davanti ai cancelli. Rallentamenti alla circolazione. Una delegazione partecipa ai lavori del Consiglio regionale: tensione, cori da stadio e fischi ad amministratori e politici"


 In viaggio a velocità ridotta il carosello di circa trecento auto degli operai Indesit dallo stabilimento produttivo di Albacina (oggi chiuso per cassa integrazione) ad Ancona. I lavoratori, ritrovatisi alle 6,30 davanti ai cancelli, partecipano al Consiglio regionale sul lavoro dopo una trasferta in un vero e proprio corteo. In gran parte delle vetture i lavoratori hanno sventolato le bandiere delle organizzazioni sindacali e creato inevitabili rallentamenti alla circolazione lungo i 70 chilometri che separano la città della carta dal capoluogo regionale. In testa al serpentone le forze dell’ordine per controllare che tutto procedesse regolarmente durante il viaggio. Al consiglio regionale prende parte anche il sindaco Giancarlo Sagramola, già apertamente schieratosi dalla parte degli operai nella vertenza con l’azienda che ha annunciato 1.425 esuberi in Italia di cui 480 nella sola Fabriano. Al grido 'Fabriano in lotta, il lavoro non si tocca' e armate di rumorosi fischietti, diverse centinaia di lavoratori dell'Indesit hanno raggiunto la sede del consiglio regionale attorno alle 11, ovvero dopo oltre tre ore di viaggio a passo-lumaca dalla città della carta ad Ancona. Il serpentone delle vetture è sempre rimasto compatto generando rallentamenti alla circolazione lungo la Statale 76 e soprattutto all'ingresso del capoluogo in zona Torrette, dove le oltre trecento auto hanno creato un vero e proprio imbuto in entrata nella città dorica. All'ingresso dell'assemblea elettiva iniziata poche decine di minuti prima e incentrata proprio sull'emergenza lavoro in tutte le Marche, i manifestanti hanno trovato il sindaco fabrianese Giancarlo Sagramola e l'assessore comunale alle attività produttive Giuseppe Galli. Entrando nello spazio destinato al pubblico, una delegazione di operai e sindacati ha chiesto al presidente dell'assise Vittoriano Solazzi di poter leggere un documento, lo stesso già votato e approvato da diversi consigli comunali dell'entroterra fabrianeseDopo un'ora e mezza in cui gli operai Indesit hanno assistito in silenzio agli interventi susseguiti in assemblea, sono di colpo sbottati. Tutti in piedi al grido “Lavoro, lavoro” dalle poltrone riservate al pubblico inveendo contro il presidente del consesso per chiedergli di farli parlare. Faccia a faccia a distanza anche con il governatore regionale Gian Mario Spacca: gli operai gli chiedono di alzare la testa e lui lo fa con determinazione e si dice pronto a continuare a compiere la sua parte e a prendere la parola. Tra un siparietto e l'altro a distanza, un boato da stadio si leva alle 12,07 quando Stefania Serafini rinuncia al suo programmato intervento e lascia parlare il sindacalista Andrea Cocco che legge un documento già approvato da 27 consigli comunali tra Marche e Umbria e 5 Province. Cocco chiede il sostegno della Regione anche per la vertenza Tecnowind che coinvolge 325 dipendenti diretti a Fabriano e circa altrettanti dell'indotto.

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