martedì 22 ottobre 2013

INDESIT: DIMEZZATI GLI ESUBERI. AL VIA CONSULTAZIONI CON GLI OPERAI.


Fonte: Il Resto del Carlino

Piano dell'azienda presentato a Roma, da martedì 22 assemblee nelle fabbriche. Il 31 nuovo vertice al Ministero.
21 ottobre 2013 - Gli esuberi su scala nazionale scendono dai 1.425 iniziali a 630,ma di fatto possono essere considerati 300 se si includono i 330 dipendenti che verranno accompagnati alla pensione nel prossimo triennio attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e non saranno rimpiazzati da nuovi ingressi. E' l'ulteriore modifica - improntata sul mantenimento dei volumi produttivi in Italia a scapito dell'iniziale robusto trasferimento verso la Polonia - del piano industrialepresentata dal management di Indesit ai sindacati. Proprio le parti sociali per il momento giudicano in blocco ancorainsoddisfacenti i nuovi ritocchi, ma hanno comunque chiesto dieci giorni di tempo per analizzare nel dettaglio la bozza del nuovo documento e decidere se accettare o meno il piano che non prevede alcun licenziamento e tre anni di utilizzo di ammortizzatori tra cassa integrazione straordinaria e contratti di solidarietà. Già domani assemblee tra lavoratori e sindacati nelle fabbriche, il 30 ottobre le parti sociali si incontreranno a Roma, il 31 nuovo vertice ancora in Ministero per fornire una risposta forse definitiva all'Indesit. L'impressione è che si vada verso l'accordo visto il sensibile sconto sui numeri e la garanzia che nessuno sarà licenziato, ma qualche remora rimane sul fronte delmaggior numero degli esuberi che graverà sui siti fabrianesi di Albacina e Melano (179), rispetto a quelli diComunanza (50) e Caserta (71). I primi segnali paiono portare Fim-Cisl e probabilmente anche Uilm-Uil verso un possibile assenso di massima alla firma, mentre la Fiom-Cgil si mostra ben più dubbiosa e non si esclude che possa anche defilarsi e scegliere di dire no al documento consensuale. In quel caso, dunque, si seguirebbe il 'modello Fiat' con solo due sindacati su tre ad accettare le richieste dell'azienda. Quasi tutto, comunque, dipenderà dal pronunciamento degli operai dei singoli sindacati e dunque le prossime ore, a partire appunto delle assemblee di domani, saranno determinanti per capire se si arriverà ad un'intesa congiunta o meno.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.