FONTE: Protezione civile Cerreto d'Esi |
Fonte: Resto del Carlino
LA TREGUA del maltempo potrebbe essere già finita con le previsioni che da oggi a domenica annunciano nuove e copiose piogge. E’ ancora allerta, insomma, in tutto il Fabrianese, dove giusto ieri la situazione è tornata tranquilla dopo tre giorni di grande affanno, attraverso la riattivazione delle linee ferroviarie e di buona parte delle strade interrotte per frane e smottamenti. A Fabriano sono rientrate in casa le sedici persone residenti in via Grandi, sfollate per due notti consecutive a causa della tracimazione del lago artificiale di Bellaluce. Tra loro una coppia di anziani che ha appena festeggiato i 50 anni di nozze e regalato una bomboniera della ricorrenza al sindaco Sagramola, quando è andato sul posto a spiegare i reali pericoli. A Genga dopo due giorni di stop delle lezioni, ieri i 35 alunni della scuola media sono tornati in classe, non nel loro plesso allagato, bensì nei locali della scuola elementare dove resteranno almeno fino all’inizio della prossima settimana. Quanto alla stima dei danni, il sindaco di Genga Giuseppe Medardoni parla di «15 milioni di euro soltanto nel nostro comune tra realtà pubbliche e private». Molto colpite anche le altre realtà dell’entroterra tanto che il primo cittadino di Cerreto d’Esi, David Alessandroni lancia un messaggio ai politici nazionali. «A questo punto – afferma – è irrinunciabile una direttiva del Governo che permetta ai sindaci di sforare il patto di stabilità per poter finalmente investire nella manutenzione anche straordinaria di territori complessi come il nostro tra vastissime aree collinari e fluviali».
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