Fonte: Resto del Carlino
ri l’azienda ha chiuso i battenti per la pausa estiva dicendo stop alla produzione. Invece in vacanza ci andranno col magone i 684 dipendenti dell’azienda di elettromestici Jp perché più di uno su due perderà il posto di lavoro se il proprietario Giovanni Porcarelli darà seguito alla lettera di apertura della mobilitàcollettiva per 400 lavoratori.
Ieri la breve nota è stata inviata a sindacati e istituzioni con l’annuncio dell’imprenditore di voler più che dimezzare l’organico ovviamente senza specificare quali saranno le figure colpite dal provvedimento. Da ora ci sono 75 giorni di tempo per cercare un’intesa e dunque una soluzione alternativa attraverso una trattativa con le parti sociali e la Regione che, secondo le prime indicazioni, dovrebbe scattare ad agosto.
Secondo la Jp la decisione avrebbe origine da una situazione negativa «definitiva e strutturale» che impone «scelte di efficientamento produttivo e riduzione del personale». Di certo un’altra partita decisiva per il territorio di Fabriano, profondamentecolpito dalla crisi del suo distretto industriale che ha portato il contingente dei disoccupati attorno a 5mila unità, arrivando al 22% della popolazione attiva, ovvero quella tra i 14 e i 65 anni.
«La mobilità è irricevibile: non si usano i lavoratori per ricattare le istituzioni al fine di prendere finanziamenti pubblici», dice Fabrizio Bassotti, segretario provinciale della Fiom-Cgil, che punta il dito direttamente sul proprietario Giovanni Porcarelli (tra l’altro sindaco della cittadina di Cerreto d’Esi) e chiede anche alle istituzioni di far sentire con forza la propria voce.
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