ALL'OMBRA DELLA TORRE

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venerdì 28 giugno 2013

ULTIM'ORA: INDESIT, OPERAI MESSI IN LIBERTA'

Fonte: Il Messaggero

"Lo stop fino al 2 luglio in risposta agli scioperi degli operai"

Foto scattata pochi minuti fa, con gli operai che si stanno concentrando presso i cancelli dell'azienda

Indesit Company ha fermato la produzione e ha messo in libertà i 500 lavoratori degli stabilimenti di Melano e Albacina a Fabriano. Una mossa a sorpresa, dopo gli scioperi indetti dai sindacati contro il piano di ristrutturazione dell'azienda. In un comunicato congiunto Fiom, Fim e Uilm accusano Indesit di «comportamento antisindacale». A causa degli scioperi di Melano e Albacina, è «impossibile approvvigionare correttamente le linee produttive». È per questo che Indesit Company si è vista «costretta - così dice una comunicazione ai lavoratori - ad effettuare il fermo produttivo». L'attività lavorativa «riprenderà regolarmente il giorno 2 luglio». 

Proprio questa mattina gli operai si erano presentati al lavoro con t-shirt col le foto di Vittorio Merloni (l'ex presidente ormai anziano e malato) e la scritta “ci manchì”. È l'ultima iniziativa di protesta degli operai della Indesit Company contro il piano di ristrutturazione dell'azienda (1.425 esuberi in Italia) confermato ieri dall'ad Marco Milani. Stamani alcuni lavoratori si sono presentati vestiti così ai cancelli delle fabbriche di Melano e Albacina, dando il cambio ai colleghi che avevano partecipato ai presidi notturni. Oggi erano previsti nuovi scioperi lungo le linee di produzione, articolati per sesso, mese di nascita, segno zodiacale dei lavoratori, nell'ambito di una mobilitazione che prosegue a oltranza, in vista della prima riunione del tavolo ministeriale convocata dal ministro Flavio Zanonato per il 3 luglio. Ma, improvviso, è arrivato il rompete le righe dell'azienda. 

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