Fonte: L'Azione
Anche a Cerreto è alta l’attenzione per la vertenza Indesit:
le istituzioni, i dipendenti cerretesi e, più in generale, l’intera
cittadinanza stanno seguendo con apprensione e preoccupazione i quotidiani
sviluppi del braccio di ferro tra azienda e sindacati. Giovedì 4 luglio presso
il teatro Casanova si è svolto il Consiglio Comunale, proprio a dimostrare la
delicatezza della vertenza per il tessuto sociale del nostro comprensorio.
I lavori del Consiglio si sono aperti con l’accorato
intervento del Vescovo Vecerrica, uno dei personaggi-simbolo del dibattito, che
ha esordito illustrando come il lavoro sia, prima di tutto, dignità. Il Vescovo
ha poi auspicato che la nostra comunità si unisca con spirito fraterno e
solidale per combattere e resistere contro i tecnocrati che pensano più al
profitto che alle persone.
Parole forti e pesanti come pietre, in questo consiglio
comunale.
Dello stesso avviso il Sindaco David Alessandroni che, in
primo luogo, ha espresso a nome del Consiglio tutto la più sincera solidarietà
agli operai ed è voluto partire dalle “origini” delle Aziende Merloni, quando
il patriarca Aristide, scommettendo contro tutto tutti, fondò la sua attività
con un pugno di giovanissimi di Albacina, puntando forte sul territorio e sui
giovani talenti di quest’ultimo, avviando la stagione dell’imprenditoria
speranza occupazionale ma, soprattutto, sociale. Alessandroni ha aggiunto con
forza che il recente piano con cui l’azienda ha dichiarato 1425 esuberi
tradisca in maniera inaccettabile questa
speranza, in nome del profitto. “L’Indesit sta abbandonando al proprio destino
centinaia di famiglie in nome della delocalizzazione”. Il Consiglio è andato avanti con diversi considerevoli
interventi tra cui il Consigliere Brizio Cesaroni che ha illustrato il quadro
socio-economico in cui la vertenza Indesit va ad inserirsi, mentre l’Assessore
Santarelli ha auspicato che la questione del depauperamento industriale del
nostro comprensorio venga affrontato
urgentemente a livello nazionale con un intervento del Governo Letta.
Santarelli, infatti, ha sottolineato come questa della Indesit sia l’ultima
vertenza, in ordine di tempo, che sta
interessando il nostro tessuto sociale, già fortemente colpito dalle crisi
aziendali ed occupazionali di altre importanti realtà come la CB e la Best. Il
consigliere Giombi ha bollato il piano di esuberi Indesit come irricevibile e
ha auspicato che la politica e i partiti prendano una posizione netta e chiara
in merito.
La parola è passata all’Assessore Giuseppe Vito e ad alcuni
dipendenti Indesit presenti che hanno
lanciato un accorato e toccante appello affinchè non siano lasciati soli in questi drammatici giorni di lotta. E’ stato ricordato con parole
commosse e appassionate il forte attaccamento al proprio lavoro e all’azienda,
i grandi sacrifici fatti negli anni, soprattutto nelle circostanze drammatiche
e cruciali per le sorti dell’azienda e delle maestranze. In quei difficili
momenti gli operai e la dirigenza, uniti
e mossi da una solida convinzione, hanno orgogliosamente serrato le fila per
superare difficoltà considerate insormontabili ma che solo la grande volontà e
la consapevolezza di far parte di un grande progetto e di una vera e proprio
famiglia ha reso possibile il
superamento. Questo orgoglioso e
incrollabile senso di appartenenza è stato di colpo spazzato via dalla notizia
dei 1425 esuberi e i dipendenti si sono detti disorientati, smarriti, traditi in maniera inspiegabile. Il Consiglio ha concluso i lavori votando in maniera unanime
e facendo proprio il recente documento unitario stilato dai 27 Sindaci del
comprensorio integrandolo con il valido e
rigoroso comunicato della sezione ANPI di Cerreto d’Esi.
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