Fonte: Il Resto del Carlino
Piccoli passi avanti nel secondo round del tavolo nazionale. Ficco (Uilm): "Pronti al confronto, ma la direzione faccia chiarezza". Spacca: "Le parti riconfermano l'impegno al dialogo". Fabriano (Ancona), 16 luglio 2013 - Il piano dei 1425 esuberi di Indesit potrebbe non essere più intoccabile. L'azienda si è detta disponibile a modificarlo, ma solo dinanzi a concreti interventi di sostegno di Stato e Regioni. Un piccolo passo avanti quello compiuto nel secondo round del tavolo nazionale sulla vertenza della holding di elettrodomestico in coda al quale si è fissata la data del nuovo vertice per venerdì 26 luglio sempre al Ministero dello Sviluppo economico di Roma. Pur in assenza, in quanto impegnato in Parlamento, del ministro Flavio Zanonato e del presidente Indesit Marco Milani che ha lasciato ai suoi più stretti collaboratori l'onere di fronteggiare i sindacati, qualcosa è cominciato ad emergere. "La disponibilità dell’azienda a modificare il piano industriale è un primo risultato, ma è ancora troppo generica". Lo afferma Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm del settore elettrodomestici,. "Le iniziative intraprese in queste settimane - continua il sindacalista - hanno raggiunto un primo obiettivo: Indesit si è detta finalmente disponibile a modificare il piano industriale. Tuttavia il ‘management’ dell’azienda non ha chiarito l'entità delle modifiche e le ha almeno in parte subordinate alla effettiva sussistenza degli strumenti che, in linea di principio le Istituzioni, hanno al momento solo adombrato. Siamo naturalmente pronti a confrontarci, ma le modifiche dovranno essere incisive, poiché i nostri obiettivi sono evitare che le produzioni vengano delocalizzate e, così, eliminare sul serio i licenziamenti. Molto ora dipende dalle istituzioni a partire da Governo, Regione Campania e Regione Marche”. Parole di conciliazione, in coda al conclave coordinato dal sottosegretario De Vincentis, dal governatore regionale Gian Mario Spacca: “E' stato un incontro necessario, per riallacciare le relazioni fra azienda ed organizzazioni dei lavoratori. Dopo le tensioni di questi giorni è positivo che si sia evitata una rottura del tavolo nazionale: tutte le parti hanno riconfermato l’impegno al dialogo e al confronto nel merito dei problemi, così come abbiamo sempre richiesto. E’ stata confermata anche l’importanza, quale intervento di politica industriale nazionale, del progetto di piattaforma fisica di ricerca e innovazione che abbiamo proposto: sarà approfondito nello specifico tavolo di lavoro interistituzionale che è stato attivato”.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.