ALL'OMBRA DELLA TORRE

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sabato 30 marzo 2013

AREA VASTA 2: INTERROTTE LE RELAZIONI SINDACALI

Fonte: www.viverefabriano.it

Al tavolo della contrattazione del 26.03.2013, le scriventi hanno tentato di rappresentare al Direttore dell'Area Vasta 2 tre aspetti contrattuali essenziali per poter continuare le relazioni sindacali.
1)   Ritiro della Determina n. 472 del 20.03.2013 con la quale la Direzione dell'Area Vasta 2 dispone dei trasferimenti del personale dipendente in modo unilaterale e del tutto arbitrario, senza alcuna regola e criteri oggettivi, in una palese violazione delle disposizioni Regionali e ASUR dallo stesso Direttore sottoscritte in materia.
2) Attribuzione ai dipendenti dei residui pregressi dei fondi contrattuali in applicazione di quanto concordato nel tavolo tecnico del 11.03.2013;
3) Ripristino di tutte le indennità soppresse (indennità festiva, notturna e giornaliera per il servizio reso dai turnisti in giorno festivo infrasettimanale a Jesi, e l'indennità trasporto materiali in Ancona).
Il Direttore NON ha accettato alcuna delle richieste della RSU e OO.SS.
Da ciò l’inevitabile dichiarazione di interruzione  delle relazioni sindacali, non essendo possibile tollerare oltre il sempre più grave taglieggiamento dei salari, il deterioramento delle condizioni lavorative, ed il pesante stato di apprensione ed incertezza caricati sulle spalle dei dipendenti, già provati dal disagio e dalla gravosità dei carichi di lavoro (grande quantità di ferie ed ore accumulate E DI RIPOSI NON GARANTITI).
Al 31.12.2012, dichiarati dall'ASUR, per l'Area Vasta 2, su un totale di 2.379 dipendenti, ben 90.685 ore eccedenti (38,12 per n./dipendenti), 32.392 giorni di ferie non godute (13,62 per n./dipendenti) e 649 giorni di festività soppresse non godute (0,27 per n./dipendenti).
Per riconoscere ed indennizzare i sacrifici di una riorganizzazione caotica, unilaterale e non condivisa, nonché per la messa in liquidazione delle migliaia di ore di CREDITI ORARI, sarebbe quanto meno necessario distribuire a TUTTI i dipendenti dell'Area Vasta 2 le Risorse Aggiuntive Regionali (1.520.000,00 euro promessi dal Direttore dell'ASUR e mai attribuiti) a sostegno della continuità dei servizi.
Considerata altresì indecente l’ulteriore attesa sulle procedure concorsuali,  dopo l'avvio del percorso sul superamento del precariato iniziato con la sottoscrizione dell'accordo integrativo del 16.01.2013 (per l'applicazione dell'art. 1 comma 400 della Legge di Stabilità n. 228 del 24.12.2012 sulla proroga dei contratti subordinati di lavoro a tempo determinato), bandite oltre un anno fa’, che rappresentano l’unica soluzione possibile per la stabilizzazione dei precari e di chi oggi non lavora dopo anni di contratti a termine.
Il Direttore ha addirittura affermato, in maniera provocatoria ed inconsistente, che non è materia di concertazione e contrattazione in Area Vasta 2 la riorganizzazione, bensì solo l'informativa, peraltro dimenticando che neppure questa è MAI stata fatta sulla questione né prima e né dopo il suo insediamento.
Le scriventi RSU e OO.SS. ritengono fondamentale e pregiudiziale l'accettazione dei predetti punti per riprendere le relazioni sindacali.
Pertanto le scriventi dichiarano la mobilitazione del personale dell'Area Vasta 2, continuando a svolgere le Assemblee Generali presso le ex Zone Territoriali, per informare e coinvolgere i lavoratori e le lavoratrici, nonché per preparare una grande Manifestazione di protesta.
Contestualmente all’attivazione di azioni legali che verranno nel frattempo intraprese, il cui stato dell'arte verrà riferito nel corso delle predette Assemblee.
La situazione di ingovernabilità dell'Area Vasta 2 è la prova del grave errore commesso a tempo debito, nella mancata attribuzione della personalità giuridica alle Aree Vaste, e la corrispondenza della figura del Direttore dell'ASUR Marche con quella di Direttore dell'Area Vasta 2, se possibile, non ha fatto altro che aggravare il problema.
Si è perso troppo tempo prezioso, senza garantire una riorganizzazione improntata al rispetto della contrattazione ed al coinvolgimento effettivo dei territori, in un processo di scelte che andavano “condivise e non imposte dall’alto”, per dimostrare la capacità di riordinare e razionalizzare tagliando il superfluo e l'inefficiente, accorpando, senza sacrificare il personale, posti di lavoro e servizi.
Finora subiti solamente tagli lineari di personale, farmaci, beni e servizi, senza la presentazione di veri e convincenti piani riformatori basati sul mantenimento dei livelli di appropriatezza.

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