FONTE. http://www.dgmarche.it
Prende il via la sperimentazione del “Progetto Appennino” con la definizione delle linee di indirizzo per la presentazione di progetti da parte delle Amministrazioni provinciali. Lo stabilisce una delibera di Giunta, in attuazione dell’articolo 26 della legge regionale n.31 del 2009: il Progetto Appennino verrà avviato individuando i progetti pilota da attivare nei territori montani. I fondi stanziati dalla Regione per questa iniziativa ammontano a 1.250.000 mila euro. “Favorire l’accesso al lavoro nell’ambito della forestazione, della difesa del suolo e della manutenzione del verde – specifica il presidente, Gian Mario Spacca – rappresenta una efficace risposta alla crisi occupazionale e alla fragilità dei sistemi economico-sociali montani. Si rilanciano così questi settori che sono strategici per il riequilibrio territoriale, per lo sviluppo del turismo e per la tutela ambientale, anche contro il rischio del cambiamento climatico”. “Il Progetto – aggiunge Spacca – rappresenta l’attuazione degli impegni assunti dalla Regione con la firma della Carta di Fonte Avellana e costituisce un programma di interventi nell’Appennino marchigiano che coinvolge, oltre alla Regione, le Comunità montane, i Comuni, i Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione e le Cooperative forestali. Tra le finalità del progetto, specifica la delibera, dare continuità nel tempo e nel territorio alle attività di manutenzione, recupero e salvaguardia, miglioramento, valorizzazione e messa in sicurezza del patrimonio forestale e naturale attraverso un’occupazione stabile delle maestranze che già lavorano nel settore così da garantire anche il presidio del territorio e la residenza nelle aree rurali e montane. E’ una possibilità per far fronte all’emergenza occupazionale individuando interventi organici, in conformità con gli indirizzi programmatici della Regione e del suo Piano Forestale, in grado di offrire garanzie lavorative ai lavoratori in mobilità e in cassa integrazione delle aziende del territorio da reimpiegare nel campo della difesa del suolo.” Per dare avvio ai progetti, la Regione metterà a disposizione risorse che verranno assegnate tramite specifici bandi ed ha richiesto alle Amministrazioni provinciali, che potenzialmente potranno beneficiare degli interventi sui territori di loro competenza, di partecipare con una quota di cofinanziamento. La delibera stabilisce che i progetti che possono essere oggetto di valutazione da parte della Regione per l’individuazione delle aree in cui avviare la sperimentazione del Progetto, con un cofinanziamento provinciale pari almeno al 40% di tale costo. La deliberazione fissa il 2 aprile 2013 come data limite entro cui i progetti di massima dovranno pervenire presso gli uffici competenti della Regione Marche.
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