Atto Camera
Interpellanza 2-00017
Martedì 9 aprile 2013, seduta n. 8
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
nei giorni scorsi lo stato di realizzazione del progetto infrastrutturale «Quadrilatero» è stato al centro di un confronto tra i presidenti delle regioni Umbria e Marche ed il presidente della Società Quadrilatero Spa, alla luce del recente blocco delle attività di cantiere dell'opera strategica asse viario Marche-Umbria (Maxi Lotto n. 2 Sub lotto 1.1 – SS 76, tratti Fossato di Vico-Cancelli e Albacina – Serra S. Quirico e Sub lotto 1.2 – SS 318 tratto Pianello – Valfabbrica), causato dalle difficoltà di natura finanziaria della società Impresa Spa, affidataria dei lavori per conto della società di Progetto DIRPA S.c.ar.l., concessionaria dell'opera;
i lavori del tratto Pianello-Valfabbrica e quelli del tratto Fossato di Vico-Cancelli e Albacina-Serra S.Quirico, hanno già subito dei gravi ritardi dovuti alle difficoltà finanziarie della precedente società affidataria Btp Spa (Baldassini-Tognozzi-Pontello) a cui è subentrata Impresa Spa per mezzo dell'acquisizione del ramo «Commesse Pubbliche» della predetta società in liquidazione ed in concordato preventivo;
nel mese di marzo 2012, al fine di accelerare i lavori, sono stati assunti precisi impegni sul nuovo cronoprogramma tra la Società Quadrilatero
Spa, il contraente generale Dirpa S.c.ar.l e le regioni Marche e Umbria, prevedendo – tra gli altri – per il tratto SS 318 Pianello – Valfabbrica, l'apertura al traffico entro l'autunno 2013 e il completamento dei lavori nella primavera 2014;
la nuova società affidataria, dei lavori Impresa spa, ha recentemente avanzato alla sezione fallimentare del tribunale istanza di omologazione di accordo di ristrutturazione dei debiti ex articolo 182-bis della legge fallimentare (n. 267/1942) ed – in subordine – domanda di concordato preventivo nella forma con continuità aziendale ex articolo 186-bis della predetta legge. Tale iniziativa, assunta presumibilmente con l'intento di rendere possibile il proseguimento dell'attività dell'impresa affidataria, ha in realtà prodotto il definitivo blocco di tutte le attività del cantiere, aggravando ulteriormente la situazione di stallo ai fini del completamento delle opere;
la situazione così determinatasi, oltre a vanificare il cronoprogramma dei lavori a suo tempo concordato, rende oltremodo incerti tempi e modalità di ripresa dei lavori stessi, generando forte preoccupazione tra le istituzioni interessate, la realtà economiche e sociali, e le comunità locali;
l'infrastruttura viaria Perugia-Ancona, come è noto, è un'opera strategica prevista dalla legge n. 443 del 2001 – legge-obiettivo – che si inserisce nel sistema delle principali dorsali del Paese (il corridoio Adriatico, il Corridoio europeo Berlino-Palermo ed il Corridoio Tirrenico), creando un efficiente collegamento con le regioni circostanti e verso l'Europa;
l'opera è interamente finanziata con fondi assegnati dal Cipe e con il cofinanziamento delle istituzioni regionali del territorio umbro e marchigiano –:
quali misure intenda adottare per garantire la prosecuzione dell'opera nei tempi predeterminati e per evitare che, alla luce dei fatti sopra descritti, i tempi di realizzazione si allunghino fino a far slittare l'apertura di un'arteria di fondamentale importanza sia per gli aspetti, connessi al sistema della mobilità nazionale, sia per quanto concerne le ricadute economiche e sociali delle comunità regionali interessate.
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