Fonte: L'Azione
20 aprile 2013: questa
data entrerà negli annali di Cerreto d’Esi. In questo giorno, infatti, sarà
inaugurato il teatro Casanova.
Per i cerretesi più
giovani, che non ci sono mai entrati, questo glorioso complesso rappresenta un
oggetto misterioso, quasi mistico di cui
hanno sempre sentito tanto parlare dai propri genitori e nonni: per molti
decenni questo magnifico teatro ha infatti rappresentato il fulcro della vita culturale
cerretese.
La struttura prende il nome dalla famiglia Casanova che gestiva
l’antico cinema, originariamente situato
in cima a via Roma. Nella sua attuale ubicazione di via Belisario, esso ha
conosciuto il suo massimo splendore nel secondo Dopoguerra, quando richiamava a
Cerreto gran parte degli appassionati di musica leggera delle città limitrofe
allora sprovviste di una struttura del genere. Esso è stato il luogo di
memorabili esibizioni degli artisti più in voga in Italia al tempo, di feste studentesche, veglioni di
fine anno, feste da ballo a cui interveniva l’intera comunità, cerimonie
istituzionali che hanno visto la partecipazione
dei notabili della politica nazionale del tempo, entrate nella storia
cerretese.
Attraverso un accurato
e ambizioso progetto di ristrutturazione e riqualificazione, l’edificio è stato
messo in sicurezza secondo gli attuali canoni di legge e tutti gli spazi sono
tornati nuovamente e perfettamente funzionanti. Finalmente, il Casanova, con la
sua capienza di circa 280 persone, sarà di nuovo utilizzabile per spettacoli
cinematografici e teatrali, per mostre grazie ai suoi ampi ambienti, come
auditorium per riunioni e convegni. Le scuole cerretesi di ogni grado avranno
la possibilità di avvalersene per i propri spettacoli e per le recite di fine
anno mentre le diverse compagnie teatrali del territorio guardano con grande
interesse alla prossima apertura del teatro cerretese, per inserire i propri
spettacoli nel cartellone della prossima stagione, e per costituire una vera e
propria scuola di teatro, con cui i più
giovani possano avvicinarsi e appassionarsi all’ affascinante mondo della
recitazione.
Inoltre, grazie anche
alla sua particolare ubicazione nel cuore di Cerreto, centrale e strategica, il
Casanova risulta accessibile a tutti, divenendo dunque un potente strumento
d’integrazione e riqualificazione socio-culturale per tutta la comunità cerretese. Questo è il vero obiettivo
che il Comune di Cerreto d’Esi si prefiggeva con la sua nuova apertura: dotare
il nostro paese di un nuovo luogo di socializzazione e di incontro che i
cittadini, gli enti, le realtà associative possano utilizzare appieno per ogni attività ricreativa, aggregante ed
educativa.
Un’ amministrazione comunale non può limitare
la propria azione a sistemare strade, tappare buche, sbrigare diligentemente le
pratiche burocratiche. Anche in questi anni di forte crisi economica in cui
tutto ciò che esula dallo stretto necessario, dal sopravvivere è considerato
inutile e deleterio, chi amministra non può e non deve soddisfare solo i
bisogni della pancia della propria comunità ma deve rivolgere i propri sforzi
affinchè la “mente” non si atrofizzi e la vivacità culturale di una società, anche se piccola come la nostra, non venga spenta.
Va combattuto e sfatato, invece, il luogo comune demagogico e qualunquista
troppo spesso ripetuto in Italia: “con la cultura non si mangia”.
Tornando alla
ristrutturazione, durante i lavori è stata curata particolarmente l’acustica e
si è puntato fortemente al recupero di alcuni elementi originali, come i fregi
decorativi posti nella parte superiore della sala principale.
Entrando nei dettagli tecnici,
siamo di fronte ad un restauro più che a una vera e propria ristrutturazione
edilizia con cui si è voluta mantenere la suddivisione degli spazi già
esistente che per anni ha svolto egregiamente il suo ruolo, recuperando le
pavimentazioni esistenti dell'ingresso, delle scale, della platea e della
galleria. Alcuni muri divisori sono stati eliminati affinchè le zone di
servizio risultassero idonee mediante una moderna ridistribuzione degli spazi e
del rifacimento degli impianti secondo
gli odierni canoni di legge.
Anche il vecchio controsoffitto
è stato ripensato e ammodernato, sostituito con un'altro costituito da pannelli
modulari in fibra minerale debitamente sorretti da telai in alluminio e da una
struttura sospesa per l'ancoraggio al soffitto, il tutto rispondente ai
requisiti richiesti per legge in materia di antincendio, sicurezza e a garanzia
di un buon livello di fono assorbenza. Particolare attenzione è stata dedicata
al risparmio energetico dell’edificio con l’utilizzo di pannelli in lana di
roccia per l’isolamento.
Il palcoscenico, il cuore
pulsante del Casanova, è stato opportunamente ampliato, ripianato e restaurato
in ogni sua parte mentre la cabina di proiezione è stata rifatta ed ingrandita
verso l’interno.
Gli impianti tecnologici
esistenti, oramai obsoleti, sono stati smantellati e sostituiti con nuove installazioni
nel rispetto delle vigenti normative in materia e si è lavorato affinchè i
servizi igienici siano fruibili anche dai disabili.
Il progetto ha previsto anche
un attento restauro della pensilina dell'ingresso principale su via Belisario,
il rifacimento delle parti di intonaco deteriorate, l'apertura e lo spostamento
delle aperture laddove necessario, l'adeguamento delle balaustre della galleria
e della scala mediante inserimento di elementi in alluminio e vetro, oltre alla
tinteggiatura interna di tutti i locali.
Tutti i lavori hanno consentito
di restituire la funzionalità e la fruibilità all'edificio, che è tornato al
suo antico splendore.
Con l’inaugurazione del
“Casanova” si aggiunge un ulteriore fondamentale tassello nel panorama dei
servizi e delle infrastrutture di cui l’Amministrazione comunale guidata dal
Sindaco David Alessandroni ha dotato Cerreto d’Esi, soprattutto in campo
sociale, culturale e nei servizi proposti al cittadino: basti pensare al Palacarifac,
alla residenza protetta “ Giovanni Paolo II”, alla raccolta di opere sacre
dell’antica farmacia Giuli, al centro di aggregazione giovanile “Luigina
Mazzolini”, alla nuova biblioteca “T. Lippera”, alla sede della protezione
civile e alla struttura sportiva polifunzionale multidisciplinare. Tutte queste
nuove strutture rappresentano il segno concreto della dinamismo culturale che
il Comune di Cerreto d’Esi sta vivendo negli ultimi anni.
In conclusione, il nostro piccolo
paese riesce ogni volta a stupirci: esso, infatti, custodisce gelosamente dei
veri e propri piccoli tesori nascosti, dimenticati agli occhi dei più e, soprattutto,
di noi più giovani. Il glorioso Casanova ne è l’espressione più tangibile. Girare
per le sue sale, per i corridoi e i camerini,
salire sul palcoscenico di questo gioiellino rimesso a nuovo è
un’entusiasmante ed emozionante scoperta, uno straordinario viaggio nel nostro
passato.
Nell’ uscita della prossima
settimana illustreremo il programma ufficiale dell’ inaugurazione.
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